Ao cu'

ao cu'

/aˈo ku/

1. Interiezione affettuosa
Roman slang. Usata principalmente per chiamare un amico stretto, un fratello, o qualcuno con cui si ha un legame familiare o pseudo-familiare. "Ao" è una tipica esclamazione romana simile a "hey", mentre "cu’" è un’abbreviazione fonetica di "cugino". In questo uso, "ao cu'" è un saluto caldo e confidenziale, spesso usato per segnalare complicità, fratellanza, o anche solo per attirare l’attenzione in maniera amichevole.

2. Esclamazione volgare o di frustrazione
In alcuni contesti può essere un'esclamazione improvvisa, volgare, simile a un’imprecazione, specialmente in zone dove il suono "cu’" può ricordare (o voler mimare) il termine “dio cane” o altre bestemmie modificate. Qui il tono cambia completamente: non è più un richiamo amichevole, ma piuttosto un’esplosione di fastidio, stupore o rabbia.

Nota di stile:
Come ogni slang romano che si rispetti, il significato dipende tutto dal tono, dal contesto e dal livello di caffeina nel sangue di chi lo dice.

By Barros
Jungiallamacacascrivi
eeeehioinvecnoeo ao co ( più concentrato "eo").
"Ao cu’! Ma che cazzo stai a di’?!"
"ao cu’, che famo stasera? Pizza e Winx?"
"AO CU’, che t’ho detto de nun toccà er motorino?"
"Ao cu’! M’ha rigato la macchina!"
"Ao cu'So er capo der monno , ... sbarros."
"ao cu' me sa devi smettela co la bamba"
"Ao cu' sto a vola lasciame fa me devo trasforma."
"ao cu' stai tutto ao cu'." da cugg
"A vita è 'na buffonata senza senso, fratè. Ce sbattemo, ce stracciamo l'anima, ma er finale è sempre lo stesso: 'n buco ner nulla. E quanno te svegli e capisci tutto, capisci pure che nun c'era gnente da capì. Ao cu'."
by Barros May 21, 2025
Get the Ao cu' mug.

Ao cu'

ao cu'

/aˈo ku/

1. Interiezione affettuosa
Roman slang. Usata principalmente per chiamare un amico stretto, un fratello, o qualcuno con cui si ha un legame familiare o pseudo-familiare. "Ao" è una tipica esclamazione romana simile a "hey", mentre "cu’" è un’abbreviazione fonetica di "cugino". In questo uso, "ao cu'" è un saluto caldo e confidenziale, spesso usato per segnalare complicità, fratellanza, o anche solo per attirare l’attenzione in maniera amichevole.

2. Esclamazione volgare o di frustrazione
In alcuni contesti può essere un'esclamazione improvvisa, volgare, simile a un’imprecazione, specialmente in zone dove il suono "cu’" può ricordare (o voler mimare) il termine “dio cane” o altre bestemmie modificate. Qui il tono cambia completamente: non è più un richiamo amichevole, ma piuttosto un’esplosione di fastidio, stupore o rabbia.

Nota di stile:
Come ogni slang romano che si rispetti, il significato dipende tutto dal tono, dal contesto e dal livello di caffeina nel sangue di chi lo dice.

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eeeehioinvecnoeo ao co ( più concentrato "eo").
"Ao cu’! Ma che cazzo stai a di’?!"
"ao cu’, che famo stasera? Pizza e Winx?"
"AO CU’, che t’ho detto de nun toccà er motorino?"
"Ao cu’! M’ha rigato la macchina!"
"Ao cu'So er capo der monno , ... sbarros."
"ao cu' me sa devi smettela co la bamba"
"Ao cu' sto a vola lasciame fa me devo trasforma."
"ao cu' stai tutto ao cu'." da cugg
"A vita è 'na buffonata senza senso, fratè. Ce sbattemo, ce stracciamo l'anima, ma er finale è sempre lo stesso: 'n buco ner nulla. E quanno te svegli e capisci tutto, capisci pure che nun c'era gnente da capì. Ao cu'."
by Barros May 21, 2025
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